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FOCUS - Esofago Pisa
Adenocarcinoma gastrico

Nel 2012 ci sono stati 140.000 nuovi casi di cancro gastrico diagnosticato in tutti i paesi europei, il che lo rende il sesto tumore più comune. Rimane la quarta causa più comune di morte per cancro essendo responsabile di circa 107.000 decessi ogni anno. Nonostante un graduale declino dell'incidenza del cancro gastrico, c'è stato un relativo aumento nell'incidenza di tumori della giunzione esofago-gastrica e del cardiasorifizio superiore dello stomaco attraverso il quale l'esofago si continua con la cavità gastrica. . Il picco d’incidenza è nella settima decade di vita e la malattia è circa due volte più comune negli uomini che nelle donne. Vi è una variabilità geografica marcata con i tassi più elevati riportati in Asia orientale, Sud America ed Europa dell'Est e quelli più bassi negli Stati Uniti e in Europa occidentale.
I fattori di rischio per il cancro gastrico sono il sesso maschile, il fumo di sigaretta, l'infezione da Helicobacter Pylori, la gastrite atrofica, la gastrectomia parziale e la malattia di Ménétrier. Un piccolo numero di pazienti può avere una predisposizione genetica e se sospettata, in base alla storia familiare, questi pazienti devono essere riferiti a un genetista per uno screening familiare.
Nei pazienti sintomatici la presentazione clinica generalmente include la perdita di peso, la disfagiadifficoltà a deglutire cibi solidi e liquidi. si distinguono una disfagìa organica, causata da lesioni situate tra la bocca e lo stomaco, e una disfagìa funzionale, dovuta a malfunzionamento della muscolatura faringo-esofagea. , la dispepsia, il vomitoemissione, spesso preceduta da nausea e conati, del cibo ingerito, dopo che questo ha già raggiunto lo stomaco o l'intestino tenue. durante l'espulsione compaiono bradicardia, salivazione, pallore e astenia. , il senso di sazietà precoce e l’anemia sideropenica.
La diagnosi deve essere effettuata tramite una gastroscopiaesame endoscopico della tonaca mucosa dello stomaco, ma anche dell'esofago e del duodeno, essendo la gastroscopìa parte di un'indagine detta esofago-gastro-duodeno-scopia. con biopsie esaminate da un patologo esperto e con una risposta istologica secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il 90% dei tumori gastrici sono adenocarcinomi e sono suddivisi in base all’istologia in diffusi (indifferenziati) e intestinale (ben differenziati) sec. la classificazione di Lauren. Altre neoplasie più rare sono rappresentate dai tumori stromali gastrointestinali (GIST), dai linfomi e dai tumori neuroendocrini.
Oltre alla gastroscopiaesame endoscopico della tonaca mucosa dello stomaco, ma anche dell'esofago e del duodeno, essendo la gastroscopìa parte di un'indagine detta esofago-gastro-duodeno-scopia. il paziente con tumore gastrico deve eseguire una tomografia computerizzata (TC) del torace e dell'addome con mezzo di contrasto ed eventualmente una Tomografia ad Emissione di Positroni (PET) in grado di migliorare lo staging attraverso una maggiore rilevazione della malattia metastatica. Tuttavia, può essere non di ausilio in alcuni pazienti, specialmente quelli con i tumori mucinosi. L’ecoendoscopia (EUS) è utile per determinare l’estensione prossimale e distale del tumore e fornisce un’ulteriore valutazione del T e dell’N (il T indica il livello di infiltrazione della parete gastrica, l’N la presenza di linfonodi, vedi tabella 1).
La laparoscopia ± lavaggio peritoneale è raccomandato in tutte le fasi IB-III del cancro gastrico (tabella 2). La decisione del trattamento deve essere presa dopo consulto multi-disciplinare (Gruppo Oncologico Multidisciplinare).

Trattamento della malattia localizzata

La resezione chirurgica è l'unica modalità di trattamento che è potenzialmente curativa, sebbene una parte dei pazienti recidivi dopo resezione e quindi un trattamento combinato è lo standard per stadi della malattia maggiori di IB. Tumori gastrici “early” (T1a) possono essere suscettibili di resezione endoscopica se sono ben differenziati, ≤ 2 cm, confinati alla mucosamembrana di rivestimento della superficie interna di organi cavi e di canali dell'organismo comunicanti con l'esterno direttamente o indirettamente (per esempio, le vie respiratorie, il tubo gastrointestinale, le vie urinarie, l'apparato genitale, l'orecchio medio ecc.) e non ulcerati. Il rischio di linfonodi metastatici è in pratica pari a zero in questo gruppo di pazienti. Le linee guida giapponesi hanno ampliato tali criteri nei pazienti con i tumori di tipo intestinale e nessuna evidenza di invasione linfovascolare: tumori intramucosi senza ulcerazione indipendentemente dalle dimensioni del tumore; tumori intramucosi <3 centimetri con ulcerazione o tumori con invasione della sottomucosa (SM1) <3 cm. In questo gruppo ampliato il rischio di metastasi linfonodali resta basso, a condizione che sia eseguita la resezione endoscopica in blocco della sottomucosa per consentire una precisa valutazione istologica (dissezione sottomucosa endoscopica, ESD).
Tumori T1 che non soddisfano i criteri per il trattamento endoscopico richiederanno un intervento chirurgico con una dissezione linfonodale che può essere limitata ai linfonodi perigastrici (D1 alfa e beta D1 sec. la classificazione giapponese). Una gastrectomia radicale è indicata per gli stadi  IB-III. Una gastrectomia sub-totale può essere eseguita se un margine prossimale di 5 cm può essere ottenuto tra il tumore e la giunzione gastroesofagea. Un margine di 8 cm è consigliato per i tumori di tipo diffuso. Altrimenti è indicata una gastrectomia totale. Alla gastrectomia radicale deve essere associata una linfoadenectomia (perigastrica più i linfonodi lungo la gastrica sinistra, epatica comune e  propria, lungo l’arteria splenica prossimale e l’asse celiaco) con l’asportazione di un minimo di 15 linfonodi per consentire un’adeguata stadiazione della malattia.

 

Trattamento della malattia non resecabile

I tumori gastrici sono considerati non resecabili se c'è evidenza di carcinosi peritoneale, metastasi a distanza, interessamento di strutture vascolari ad eccezione dei vasi splenici. Pazienti con malattie avanzate e non curabili possono essere sottoposti ad uan resezione palliativa nel caso di sanguinamento incontrollabile od ostruzione. Nel caso di ostruzione e tumore non asportabile può essere eseguito anche un by-pass gastrico (gastrodigiunostomia) per via laparoscopica o laparotomica.

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