Gli elementi di eccellenza dell' Unità Operativa di Chirurgia dell'Esofago sono rappresentati dal fatto che è sede del Centro Regionale di Riferimento per la Diagnosi e la Terapia delle Malattie dell'Esofago non che centro GIRCG (Gruppo Italiano Ricerca Cancro Gastrico). Il Centro Regionale, operativo dal 1999 presso la U.O. di Chirurgia Generale IV diretto dal Dr. Mauro Rossi, scomparso ad aprile del 2010, si occupa della diagnosi e trattamento delle patologie esofagee sia benigne (malattia da reflusso, acalasia, diverticoli ecc) che maligne (neoplasie dell’esofago e del cardias, neoplasie gastriche) Dal 1999 sono stati osservati più di 3200 pazienti con patologia funzionale di cui oltre 1000 operati. Sono stati osservati e sottoposti a un trattamento chirurgico, endoscopico o chemio-radioterapico circa 1150 pazienti con neoplasia esofagea o gastrica.
Il reparto è dotato delle competenze tecnico-scientifiche e della strumentazione adeguata per il corretto inquadramento diagnostico e terapeutico della disfagia, dei disturbi della deglutizione, dei sintomi da reflusso gastroesofageo e delle turbe del transito gastrico permettendo ai medici di medicina generale e ai pazienti di avere un punto di riferimento per patologie che spesso richiedono un approccio multidisciplinare.
Il paziente che giunge alla nostra osservazione per una patologia funzionale esofagogastrica, per una malattia da reflusso o per disturbi motori esofago-gastrici è avviato all'esecuzione di una serie di tests diagnostici alcuni dei quali eseguiti direttamente nella nostra struttura (gastroscopia, manometria, pH-metria, bilimetria) altri eseguiti in collaborazione con specialisti coinvolti nel processo diagnostico quali gastroenterologi, radiologi, medici nucleari.
In questo tipo di patologia, infatti, è necessario un corretto inquadramento morfofunzionale prima di qualsiasi decisione terapeutica e soprattutto prima di porre un’indicazione chirurgica che, se non supportata da tale inquadramento rischia di non essere di beneficio per il paziente.
Nelle malattie benigne e funzionali dell'esofago l'approccio chirurgico è quasi esclusivamente mininvasivo (laparoscopico o toracoscopico).
Le malattie neoplastiche dell’esofago sono relativamente rare (la prevalenza in toscana è del 5 x 100.000 abitanti) e dalla letteratura scientifica internazionale emerge in modo chiaro che i migliori risultati nel trattamento di queste neoplasie si ottengono in centri specialistici dedicati .
Il paziente portatore di una malattia neoplastica che giunge alla nostra osservazione è inserito in protocolli diagnostici che prevedono l'esecuzione in breve tempo di accertamenti strumentali di primo (ecografia, TAC) e di secondo livello (ecoendoscopia, tracheobroncoscopia, laparoscopia, PET) per consentire una corretta stadiazione della neoplasia.
La maggior parte di questi accertamenti è svolta all'interno della sezione di Chirurgia dell'Esofago consentendo la creazione di un rapporto di fiducia tra la " struttura " e il paziente che si sente in questo modo accolto e seguito. Particolarmente importante per la stadiazione delle neoplasie esofagogastriche è la disponibilità all’interno della nostra unità operativa della strumentazione per ecoendoscopia che, attualmente, è l'esame che consente la maggior accuratezza diagnostica nella valutazione del parametro T (tumore) e N (linfonodi) per tali neoplasie.
La decisione terapeutica è frutto di una stretta collaborazione con i colleghi oncologi e radioterapisti nell'ambito del Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM), per offrire la migliore terapia che va dall'intervento chirurgico, associato o meno a terapie citoriduttive, al trattamento radioterapico esterno e/o endocavitario, al trattamento endoscopico, al trattamento chemioterapico.
Nel paziente candidato a intervento chirurgico per patologia neoplastica, particolare attenzione è posta all’adeguatezza della terapia antalgica perioperatoria e all’impiego delle tecniche chirurgiche mininvasive.
La U.O. di Chirurgia dell'Esofago si contraddistingue quindi per l'alta specializzazione ed è sede non solo del Centro Regionale di Riferimento per la Diagnosi e la Terapia delle Malattie dell'Esofago ma anche della scuola nazionale ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) di Chirurgia dell'Esofago. Il direttore della unità operativa e della scuola è il Dott. Stefano Santi, coadiuvato dal Dott. Biagio Solito, responsabile dell'endoscopia diagnostica e interventistica, dal Dott. Giovanni Pallabazzer responsabile dell'ambulatorio di fisiopatologia esofagea (manometria esofagea, pH-metria, bilimetria), dalla Dott.ssa Maria Grazia Bellomini e dal Dott. Simone D'Imporzano.