Una delle complicanze più temibili in chirurgia è la comparsa di una fistolacanale patologico che mette in comunicazione un viscere cavo o una cavità patologica con un altro viscere cavo o con l'esterno. le cause, oltre che congenite, sono quasi sempre di origine infiammatoria, infettiva, parassitaria e chirurgica. (Figura 1), cioè di una soluzione di continuo dopo che due visceri sono stati suturati tra di loro per garantire la continuità digestiva, evento che si associa a una prolungata ospedalizzazione e a un aumento di mortalità (rappresentando fino al 40% di tutte le cause di decesso postoperatorio).
Le fistole si possono distinguere in precoci se compaiono entro le 48 ore o tardive se compaiono dopo qualche giorno (raramente anche dopo 10-15 giorni) e possono essere sintomatiche (con una sintomatologia variabile in base alla sede di comparsa della fistolacanale patologico che mette in comunicazione un viscere cavo o una cavità patologica con un altro viscere cavo o con l'esterno. le cause, oltre che congenite, sono quasi sempre di origine infiammatoria, infettiva, parassitaria e chirurgica. - collo, torace, addome) oppure assolutamente silenti e visualizzate esclusivamente alla radiografia di controllo con mezzo di contrasto (Tabella 1).
Tabella 1: classificazione delle fistole dopo esofagectomia
La diagnosi è fatta con la radiografia con mezzo di contrasto idrosolubile, con l'endoscopia, con la TC con mezzo di contrasto.
Le cause per cui si può sviluppare una fistolacanale patologico che mette in comunicazione un viscere cavo o una cavità patologica con un altro viscere cavo o con l'esterno. le cause, oltre che congenite, sono quasi sempre di origine infiammatoria, infettiva, parassitaria e chirurgica. sono multifattoriali e possono dipendere dalle condizioni cliniche del paziente, dalla presenza di comorbilità (diabete, malattie cardiovascolari ecc.), e dall'esperienza del team chirurgico. Le anastomosile anastomosi sono realizzate mediante interventi chirurgici quando occorre mettere in rapporto organi cavi, vasi, tratti del tubo digerente o dell'apparato urinario, per ristabilire il flusso del loro contenuto. a sede cervicale hanno maggior incidenza di fistolizzazione, circa il 10-25% ma minor mortalità rispetto a quelle intratoraciche (incidenza circa il 3-15% con mortalità dal 30 al 50%). Se si verifica una fistolacanale patologico che mette in comunicazione un viscere cavo o una cavità patologica con un altro viscere cavo o con l'esterno. le cause, oltre che congenite, sono quasi sempre di origine infiammatoria, infettiva, parassitaria e chirurgica. è importante che il team chirurgico sia in grado di garantire più opzioni di trattamento:
1) conservativa
2) endoscopica
3) chirurgica
Se le condizioni cliniche del paziente lo consentono, è possibile anche gestire una fistolacanale patologico che mette in comunicazione un viscere cavo o una cavità patologica con un altro viscere cavo o con l'esterno. le cause, oltre che congenite, sono quasi sempre di origine infiammatoria, infettiva, parassitaria e chirurgica. in maniera conservativa, cioè semplicemente con un sondino naso-gastrico in aspirazione ed eventualmente con il drenaggio di raccolte per via ecografica o TC. In caso di insuccesso è possibile sempre ricorrere a un nuovo intervento chirurgico che però è gravato da elevata morbilità e mortalità e prolungata ospedalizzazione. Un'alternativa non chirurgica è rappresentata dall'endoscopia operativa che dispone di diversi strumenti.
I più utilizzati sono:
1) Colle
2) Clips (Figura 3-4)
3) Protesi
Figura 3: clip
Figura 4: fistolacanale patologico che mette in comunicazione un viscere cavo o una cavità patologica con un altro viscere cavo o con l'esterno. le cause, oltre che congenite, sono quasi sempre di origine infiammatoria, infettiva, parassitaria e chirurgica. e sua chiusura dopo applicazione di clip OVESCO
Generalmente le clips sono utili qualora la deiscenzariapertura spontanea di una ferita, di un taglio chirurgico o di un'anastomosi (visceri, vasi ecc), dopo che i margini della ferita stessa o delle strutture anastomizzate avevano aderito. anastomotica sia meno del 25% della circonferenza dell'anastomosile anastomosi sono realizzate mediante interventi chirurgici quando occorre mettere in rapporto organi cavi, vasi, tratti del tubo digerente o dell'apparato urinario, per ristabilire il flusso del loro contenuto. o più piccola di 2 cm. (video). Stesso discorso dicasi per le colle (colle di fibrina, cianoacrilato ecc.).
Il metodo sicuramente più efficace è quello del posizionare una protesi (Figura 5) a ponte sopra la deiscenzariapertura spontanea di una ferita, di un taglio chirurgico o di un'anastomosi (visceri, vasi ecc), dopo che i margini della ferita stessa o delle strutture anastomizzate avevano aderito. , impedendo la fuoriuscita del contenuto viscerale, carico di batteri, all'esterno, riducendo quindi lo sviluppo di processi infettivi a carico del collo, torace o addome e permettendo pian piano la guarigione della fistolacanale patologico che mette in comunicazione un viscere cavo o una cavità patologica con un altro viscere cavo o con l'esterno. le cause, oltre che congenite, sono quasi sempre di origine infiammatoria, infettiva, parassitaria e chirurgica. . Le protesi maggiormente utilizzate sono quelle autoespandibili, in plastica, completamente ricoperte di silicone, posizionate in sala operatoria, in anestesia generale e con il paziente generalmente intubato (video). Lo stent è lasciato in sede per 3-6 settimane (in base alla grandezza della fistola) e rimosso sempre endoscopicamente. La complicanza più frequente è la migrazione della protesi, cioè il suo scivolamento all'interno del viscere: in questo caso la deiscenzariapertura spontanea di una ferita, di un taglio chirurgico o di un'anastomosi (visceri, vasi ecc), dopo che i margini della ferita stessa o delle strutture anastomizzate avevano aderito. anastomotica non è più coperta, vanificando l'uso della protesi (l'impiego di stent più lunghi riduce questo rischio).
Figura 6: protesi in plastica Polyflex -Boston Scientific-